1. Home /
  2. Servizi /
  3. Residenziale

Residenziale

Casa Accoglienza Padre Angelo ospita donne, anche minorenni, in stato di gravidanza e/o con figli, il cui disagio è riferibile a una fragilità psicologica e/o sociale. 
La maggior parte delle accoglienze vengono attivate con decreto del Tribunale per i Minorenni e su necessità di supporto e osservazione delle competenze genitoriali.
ll personale della struttura è presente H24, 365 giorni l’anno.

Struttura

Con delibera provinciale di "Autorizzazione al funzionamento" il Centro Residenziale si dispone su 4 piani e la disponibilità è di 8 camere (per un massimo di 19 posti letto). L’accesso può avvenire tramite invio e presa in carico del Servizio Sociale Territoriale oppure su urgenza per richiesta diretta da parte di organismi privati o pubblici (Ospedale Pronto Soccorso, Forze dell’Ordine, Servizi Sociali).
L’accoglienza in emergenza è offerta per il minor numero di giorni possibile e la stanza deve essere liberata entro il ventesimo giorno.
Non è possibile offrire accoglienza in risposta a bisogni legati al solo disagio abitativo o economico.

Metodologia

La nostra equipe opera secondo un approccio che vede la persona accolta protagonista e motivata al proprio cambiamento, facilitata nell’espressione dei propri vissuti attraverso un percorso di consapevolezza dei limiti e delle risorse personali. 
Il lavoro di rete, come rifiuto di forme assistenzialistiche, permette che la persona possa iniziare un percorso di inserimento socio-lavorativo attraverso l’accesso autonomo ai servizi del territorio.
Un approccio multiculturale alla dimensione della maternità e cura dei figli promuove la comprensione e il rispetto dei principi di tutela del minore previsti dalla normativa italiana, senza perdere di vista la valorizzazione delle diversità culturali

A progetto: alla richiesta del Servizio Sociale del territorio segue la valutazione in Commissione accoglienza, il colloquio di conoscenza reciproca per la condivisione degli obiettivi primari, la visita in comunità (presa visione dei suoi regolamenti) e l’ingresso con sottoscrizione del Patto Educativo.
In questo caso i tempi di ingresso vanno da una settimana a quindici giorni; tempi più lunghi possono verificarsi se la richiesta necessita maggiore motivazione da parte della persona o se la richiesta viene inoltrata con anticipo;

Sull’urgenza: il Servizio Sociale richiede un’accoglienza in tempi brevissimi per situazioni di  grave rischio per i minori o gravidanza, per assenza di alternative residenziali o per casi in presenza di decreto di allontanamento di minori.
In questo caso i tempi di ingresso vanno da 1 a 5 giorni, in relazione alle risorse di residenzialità provvisorie attivate;

Sull’emergenza: per richiesta di operatori di ordine pubblico, in assenza di alternative residenziali.
In questo caso i tempi di ingresso sono immediati se è libera la stanza a questo preposta. 

  • relazione (storia personale, motivazione all’accoglienza, servizi coinvolti)
  • relazione dei Servizi Specialistici se presenti 
  • copia di eventuali disposizioni del Tribunale per i Minorenni alla persona accolta
  • carta d’identità personale e documenti di identità del/i minore/i
  • permesso di soggiorno valido e passaporto per le ospiti straniere
  • tessera sanitaria personale e del/i figlio/i
  • documenti medici personali e del/i figlio/i se presenti patologie sanitarie
  • copia del libretto gravidanza

  • commissione accoglienza (valutazione richieste, ingressi e dimissioni)
  • equipe educativa settimanale e equipe allargata mensile tra operatori e volontari
  • supervisione mensile all’equipe educativa con un professionista esterno
  • assemblea mensile con le ospiti
  • scrittura da parte degli operatori di un diario quotidiano sulle ospiti e passaggio di consegne ai cambi turno
  • cartella sociale individuale, con l’aggiornamento degli interventi dell’educatore di riferimento
  • progetto individualizzato, che prevede l’individuazione di obiettivi a breve e lungo termine, colloqui in itinere con l’educatore di riferimento, colloqui di verifica intermedia con l’assistente  sociale di riferimento, definizione di una metodologia intervento, incontri di rete
  • osservazione delle competenze genitoriali (cura del bambino, rapporti con i servizi pediatrici, cura dell’ambiente, gestione della vita personale in relazione al ruolo genitoriale, relazioni personali esterne)
  • relazioni al Servizio competente e, su richiesta, al Tribunale per i Minorenni e a servizi coinvolti
  • percorsi formativi rivolti alle ospiti, agli operatori e ai volontari. Sui vari percorsi possono intervenire esperti esterni.
  • attività di animazione
  • richiesta al Servizio Sociale competente di avvalersi della figura del mediatore interculturale per progetti di accoglienza di donne straniere 

Fine progetto: sono previsti un colloquio tra ospite, direttore ed educatore di riferimento per la verifica degli obiettivi raggiunti e un colloquio di verifica finale tra ospite, assistente sociale e direttore della struttura

Decisione dell’ospite

Dimissioni da parte della Casa accoglienza per gravi inadempienze